Il calciatore del Bari, Giuseppe Sibilli, squalificato per 8 mesi per scommesse su gare FIGC, UEFA e FIFA. Tutti i dettagli.
Con l’ufficialità arrivata dalla FIGC, si chiude una delle vicende più discusse delle ultime settimane. Giuseppe Sibilli, trequartista del Bari, è stato squalificato per 8 mesi per aver effettuato numerose scommesse su partite rientranti nell’ambito FIGC, UEFA e FIFA. Una scelta maturata attraverso il patteggiamento, accettato dal giocatore e dalla Procura Federale.
Il caso è esploso in seguito alle indagini condotte dalla Procura della FIGC, che hanno rivelato come il 29enne napoletano avesse scommesso su diversi eventi calcistici ufficiali. Le scommesse, seppur effettuate tramite concessionari autorizzati, hanno violato l’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, che vieta ai tesserati di puntare su eventi legati al calcio.

Le sanzioni ufficiali decise dalla FIGC
Oltre alla squalifica sportiva, a Sibilli è stata inflitta una multa di 20.000 euro. Ma non finisce qui: sono stati previsti ulteriori 8 mesi di prescrizioni alternative. In particolare, il calciatore dovrà seguire un percorso terapeutico per contrastare eventuali comportamenti a rischio ludopatia e partecipare ad almeno 16 incontri pubblici. Come riportato da gazzetta.it
Questi appuntamenti si svolgeranno presso associazioni dilettantistiche, scuole e centri di recupero, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani e i tesserati sui rischi legati al gioco d’azzardo. La presenza di Sibilli a questi eventi dovrà essere comunicata alla Procura Federale, che ne monitorerà il corretto svolgimento.
Conseguenze sulla carriera del calciatore
Per Giuseppe Sibilli la stagione calcistica è da considerarsi conclusa. Il Bari, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma la situazione potrebbe incidere sul futuro del giocatore in società. Inoltre, in base alle norme federali, durante il periodo di squalifica, il calciatore potrà percepire solo il minimo stipendio federale.
Questa vicenda riapre il dibattito sul legame tra sport e scommesse, con l’obiettivo di tutelare l’integrità del calcio e prevenire derive pericolose come la ludopatia tra i tesserati.